Il lituano (lietuvių kalba) appartiene al ramo orientale delle lingue baltiche all'interno della famiglia delle lingue indoeuropee. È lingua ufficiale della Repubblica di Lituania, attualmente usata da più di tre milioni e mezzo di parlanti. Dialetti lituani sono diffusi anche nel nord-est della Bielorussia e in Polonia, nella zona di Suwałki.
Il lituano è una delle lingue più antiche della famiglia indoeuropea, e conserva diverse parole simili al sanscrito. Tuttavia la morfologia presenta poche somiglianze (per esempio la desinenza del genitivo plurale, -um in latino e -ų in lituano) e in generale le differenze sono estremamente marcate, al punto da escludere che le lingue baltiche discendano dal latino o viceversa.
« Chiunque voglia sentire come parlavano gli indoeuropei deve andare ad ascoltare un contadino lituano »
(Antoine Meillet)
Il lituano è un parente stretto della lingua lettone e del prussiano antico. Si è separato dal lettone nel primo medioevo (XII/XIII secolo)[1].
A livello popolare, il lituano presenta un ricchissimo patrimonio folkloristico di canti popolari, leggende, fiabe e proverbi, spesso di notevole antichità.
Il lituano è una lingua tanto interessante quanto complessa. Declinazione e coniugazione sono molto ricche, e il lessico lituano è estremamente arcaico e presenta somiglianze non solo con il latino, ma anche con il greco ed il sanscrito: tra tutte le lingue indoeuropee vive, le lingue baltiche sono imparentate più da vicino con il ramo indiano delle lingue indoeuropee.
Nonostante la piccola area di diffusione è possibile distinguere diversi idiomi, che sono raggruppabili in due grandi gruppi: l'aukštaita (alto lituano) e lo žemaita (basso lituano). La lingua scritta si basa sull'idioma aukštaita della regione Suvalkija.
Dal 1 maggio 2004 il lituano è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione Europea.
L'alfabeto ufficiale lituano fu creato nel 1918, in seguito alla prima indipendenza della Lituania, e sostituì le diverse grafie in uso prima della guerra, basate sulla grafia tedesca o su quella polacca. Per esempio, il digramma cz, di origine polacca, fu sostituito con č. È composto da 32 lettere:
Lituano: a ą b c č d e ę ė f g h i į y j k l m n o p r s š t u ų ū v z ž
Trascrizione: a a b z c d ä ä e f g h i i i j k l m n o p r s sc t u u u v s sc
IPA: a aː b c ʧ d ɛ ɛː eː f g ɣ i iː iː j k l m n o p r s ʃ t u uː uː ʋ z ʒ
Esistono cinque declinazioni per i sostantivi e tre per gli aggettivi, ciascuna con sette casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo. Altri tre casi (allativo, illativo, adessivo) erano presenti nel lituano antico: i primi due sopravvivono in alcune espressioni idiomatiche e nella lingua parlata, mentre il terzo è caduto del tutto in disuso. Oltre a singolare e plurale è presente il duale, ma è caduto per lo più in disuso.
I verbi appartengono a una di tre coniugazioni e hanno quattro tempi semplici (più otto tempi composti) all'indicativo e uno per congiuntivo e imperativo. La terza persona è unica per il singolare e il plurale. Ogni tempo ha due participi, uno attivo e uno passivo; è inoltre presente l'infinito insieme ad alcune forme simili al gerundio.
Il lituano è una delle lingue più antiche della famiglia indoeuropea, e conserva diverse parole simili al sanscrito. Tuttavia la morfologia presenta poche somiglianze (per esempio la desinenza del genitivo plurale, -um in latino e -ų in lituano) e in generale le differenze sono estremamente marcate, al punto da escludere che le lingue baltiche discendano dal latino o viceversa.
« Chiunque voglia sentire come parlavano gli indoeuropei deve andare ad ascoltare un contadino lituano »
(Antoine Meillet)
Il lituano è un parente stretto della lingua lettone e del prussiano antico. Si è separato dal lettone nel primo medioevo (XII/XIII secolo)[1].
A livello popolare, il lituano presenta un ricchissimo patrimonio folkloristico di canti popolari, leggende, fiabe e proverbi, spesso di notevole antichità.
Il lituano è una lingua tanto interessante quanto complessa. Declinazione e coniugazione sono molto ricche, e il lessico lituano è estremamente arcaico e presenta somiglianze non solo con il latino, ma anche con il greco ed il sanscrito: tra tutte le lingue indoeuropee vive, le lingue baltiche sono imparentate più da vicino con il ramo indiano delle lingue indoeuropee.
Nonostante la piccola area di diffusione è possibile distinguere diversi idiomi, che sono raggruppabili in due grandi gruppi: l'aukštaita (alto lituano) e lo žemaita (basso lituano). La lingua scritta si basa sull'idioma aukštaita della regione Suvalkija.
Dal 1 maggio 2004 il lituano è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione Europea.
L'alfabeto ufficiale lituano fu creato nel 1918, in seguito alla prima indipendenza della Lituania, e sostituì le diverse grafie in uso prima della guerra, basate sulla grafia tedesca o su quella polacca. Per esempio, il digramma cz, di origine polacca, fu sostituito con č. È composto da 32 lettere:
Lituano: a ą b c č d e ę ė f g h i į y j k l m n o p r s š t u ų ū v z ž
Trascrizione: a a b z c d ä ä e f g h i i i j k l m n o p r s sc t u u u v s sc
IPA: a aː b c ʧ d ɛ ɛː eː f g ɣ i iː iː j k l m n o p r s ʃ t u uː uː ʋ z ʒ
Esistono cinque declinazioni per i sostantivi e tre per gli aggettivi, ciascuna con sette casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo. Altri tre casi (allativo, illativo, adessivo) erano presenti nel lituano antico: i primi due sopravvivono in alcune espressioni idiomatiche e nella lingua parlata, mentre il terzo è caduto del tutto in disuso. Oltre a singolare e plurale è presente il duale, ma è caduto per lo più in disuso.
I verbi appartengono a una di tre coniugazioni e hanno quattro tempi semplici (più otto tempi composti) all'indicativo e uno per congiuntivo e imperativo. La terza persona è unica per il singolare e il plurale. Ogni tempo ha due participi, uno attivo e uno passivo; è inoltre presente l'infinito insieme ad alcune forme simili al gerundio.